mercoledì 31 ottobre 2012

ZAFFERANO MAGGIORE, CROCO PRIMAVERILE - Crocus napolitanus

Fot. S. Antonio Castell’Arquato marzo 1991
Crocus napolitanus Mord. Et Loisel.
Fam. Iridaceae
DESCRIZIONE
E’una pianta erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Iridaceae, tipica per la sua precoce fioritura primaverile. Dal bulbo del croco primaverile nasce una pianta alta non più di 15 cm che produce un fiore solitamente di color lilla. Sono presenti solamente delle lunghe foglie basali originate direttamente dal bulbo sotterraneo; il loro numero va da 2 a 3; hanno una forma lineare-laminata ma sottile con una linea più chiara centrale.
La fioritura è primaverile (da febbraio a maggio).

HABITAT
L'habitat di questa specie sono i boschi di latifoglie (querceti, faggete, castagneti, carpineti, betuleti) e pascoli montani. In alta quota si presenta dopo le ultime nevicate (a neve sciolta).

DISTRIBUZIONE PROVINCIALE
Nel Piacentino è diffuso nelle valli  Appennino. Alcune stazioni si trovano anche nei boschi e prati di media collina: Castell’Arquato, Gropparello, Bacedasco ecc.

NOTE
Il nome del genere deriva dal greco "kròkos = zafferano" che a sua volta è la traduzione dall'arabo "safran =zafferano".
C. napolitanus Mord. & Loisel è attualmente posto in sinonimia di C. vernus subsp. vernus ma, a parere di molti studiosi, per le differenze che presenta, è considerato entità a se stante.
Nella mitologia greca Kròkos era un giovane innamorato della ninfa Smilax: un amore destinato a finire perchè lui era mortale. Gli dei impietositi decisero di trasformare Smilax in Salsapariglia (Smilax aspera) e Kròkos in un bel fiore. In ricordo di tale amore impossibile il fiore rappresentò il "desiderio d'amore" e venne usato per adornare le tombe dei morti per amore.

Nessun commento:

Posta un commento